giovedì 15 settembre 2011

Manovra dannosa per le donne e inutile per tutti perché recessiva

Poche parole, ma chiare, bastano a definire una manovra con poche idee, ma pessime.
Ieri, durante il voto alla Camera, piccolo blitz di Se non ora quando per trasmettere il concetto: un tentativo di volantinaggio da parte di alcune deputate - prontamente stroncato dai commessi - il cui scopo era più che altro giungere a far uscire un'eco del loro dissenso.
E come concordare con una manovra simile, che nemmeno sfiora i carrozzoni delinquenziali della malapolitica ma carica ulteriormente un mulo in agonia?
CAMBIERANNO ancora, e solo in peggio, i nostri stili di vita; mentre sempre più aumenta il carico sulle spalle delle donne.
Non possiamo non essere d'accordo con la Marcegaglia che dice: "non c'è nulla per tornare a crescere"; e qualcosa ci dice che anche i suoi commercialisti le avranno spiegato quello che un valente commercialista mio amico ha spiegato a me:
questa manovra è peggio che dannosa. E' messa a punto da "delinquenti professionisti" (parole sue).
Perché? perché tra le pieghe non solo spinge all'evasione, ma dà molti spunti per evadere legalmente, attraverso mille escamotage che solo i commercialisti più esperti conoscono e sanno intuire al volo: specie le batterie di commercialisti delle grandi società che davvero potrebbero fare la differenza.
Tra le pieghe, le piaghe.

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